Sarebbe stata incinta Ana Di Piazza, la ragazza di 30 anni, vittima del femminicidio avvenuto a Partinico.
Avrebbe chiesto dei soldi all’uomo con il quale avrebbe avuto una relazione ma, all’epilogo di una lite, lui l’avrebbe colpita allo stomaco con una coltellata, poi l’avrebbe finita tagliandole la gola.
Una tragica fine è quella della trentenne e il racconto è stato confessato dall’autore stesso di questo efferato delitto. Antonio Borgia, 51 anni, ha confessato tutto ai carabinieri che nel giro di poche ore sono arrivati a lui. È lui ad aver ucciso a Partinico la ragazza di 30 anni.
L’imprenditore di Partinico ha ricostruito le fasi dell’omicidio di Ana Di Piazza, di origini romene ma adottata da una famiglia di Giardinello dove risiedeva.
La ragazza aveva instaurato una relazione con Borgia da un anno e gli aveva comunicato di essere incinta. I due ieri si sarebbero dati appuntamento a Balestrate alle 7. Ana è salita sul furgone dell’imprenditore in un cantiere dove lavorava l’uomo.
La donna avrebbe chiesto dei soldi e per questo motivo avrebbero iniziato a litigare.
Il litigio è sfociato in una coltellata all’addome alla donna che ha tentato la fuga ma l’imprenditore l’ha rincorsa facendola risalire sul furgone promettendo di portarla in ospedale.
Alla fine lui l’ha colpita al capo con un bastone e poi le ha tagliato la gola. Ha nascosto il corpo in una zona di campagna legato, sotto un telo.
L’indagine sul femminicidio di Partinico è coordinata dall’aggiunto Annamaria Picozzi e dal pm Chiara Capoluongo. Borgia è stato portato in carcere.