Reddito di cittadinanza, in Sicilia è flop: non c’è lavoro per i 162 mila beneficiari
Neanche i 399 Navigator sarebbero pronti a iniziare a lavorare

Niente convocazioni del reddito di cittadinanza in Sicilia domani. Parte con grossi problemi in Sicilia la seconda fase del reddito di cittadinanza che prevede di trovare un posto di lavoro ai 162 mila beneficiari dell’assegno.
Al momento ci sarebbero, secondo La Repubblica, solo 200 posti di lavoro disponibili nei 64 centri per l’impiego siciliani. E non ancora chiaro come si farà a trovare un posto ai 162 mila percettori del reddito di cittadinanza.
Dove si sono mai visti tutti questi posti liberi sull’isola?
Così al “pronti- via” la Sicilia si presenta palesemente impreparata. Anpal Servizi, l’agenzia del ministero del Lavoro che gestisce il reddito di cittadinanza, inizia l’assegnazione di un “Patto per il lavoro”, in Sicilia si dovrà attendere. Solo mercoledì si saprà qualcosa in più in seguito ad una riunione dei responsabili dei centri per l’impiego.
Neanche i 399 Navigator sarebbero pronti a iniziare a lavorare per orientare a trovare lavoro. Non hanno ancora nemmeno le scrivanie su cui sedersi. Queste figure saranno messe a lavoro gradualmente di concerto con i centri per l’impiego.
Le convocazioni serviranno per un primo colloquio, cui seguirà la definizione del “Patto per il lavoro” vero e proprio e infine la ricerca del posto. Chi riceve — già da aprile — l’assegno dovrebbe infatti essere avviato al lavoro: la prima offerta può essere rifiutata solo se il contratto offerto dista oltre 100 chilometri, la seconda se si trova a più di 250 e la terza in nessun caso.