Lo Stromboli esplode e torna la paura: allerta arancione
Per gli abitanti dell’isola e per i turisti resta il divieto di sbarco per i vaporetti privati

Lo Stromboli tuona ancora e ora l’allerta diventa arancione. Dopo le nuove esplosioni sullo Stromboli, sale il livello di allerta da giallo ad arancione e viene attivata la fase di preallarme. In seguito all’esplosione di due giorni fa l’isola è stata ricoperta da un velo di cenere.
La Commissione nazionale Grandi rischi, struttura di collegamento tra il Servizio nazionale della Protezione civile e la comunità scientifica Protezione civile, ha proclamato l’allerta “arancione” per il vulcano .
È giunto sull’isola di Stromboli un team del Dipartimento nazionale.
Il dipartimento della Protezione civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano Stromboli dal livello giallo ad arancione e l’attivazione della fase operativa di “preallarme”, secondo quanto previsto dal piano nazionale di emergenza per l’isola.
Tale decisione è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione di ieri con i Centri di competenza, il dipartimento della Protezione civile della Regione siciliana e acquisito il parere della Commissione Grandi rischi, ieri mattina a Roma.
L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del servizio nazionale della Protezione civile.
Il dipartimento della Protezione civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della Regione siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali.
Con il passaggio alla fase operativa di “preallarme” si attiva il livello locale di protezione civile e viene, inoltre, attivato un presidio di livello nazionale sull’Isola, presso il Centro operativo avanzato (Coa) in grado di assumere in tempo reale le decisioni in materia di Protezione civile previste dal piano. Il personale del Dipartimento nazionale e regionale di protezione civile, oltre a seguire le attività tecnico scientifiche dei Centri di competenza, garantirà il raccordo con le strutture operative impegnate e assicurerà una corretta informazione alla popolazione.
A tal fine le autorità locali, regionali e comunali, stanno mettendo a punto canali informativi, anche in forma sperimentale, in grado di raggiungere e informare la popolazione in caso di emergenza. Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziale disequilibrio del vulcano.
L’invito alla popolazione dell’Isola è pertanto quello di tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di Protezione civile. Il sindaco Marco Giorgianni ha prorogato, tramite ordinanza, il divieto di sbarco a Stromboli e a Ginostra per tutti i mezzi nautici non di linea fino alle 8 di stamattina, a titolo precauzionale e cautelativo.
“A Stromboli è cessato il trabocco lavico e il campo si presenta fermo e in graduale raffreddamento”. Così l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, dopo l’ultimo sorvolo.
Per gli abitanti dell’isola e per i turisti resta il divieto di sbarco per i vaporetti privati sia a Stromboli che a Ginostra, mentre potranno attraccare i mezzi di linea.
Nel tratto di mare della Sciara del Fuoco le barche dovranno restare lontane 2 miglia dalla costa.