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Reddito di cittadinanza, i navigator dovranno trovare lavoro a oltre 162mila siciliani

Due disoccupati su tre che saranno indirizzati al patto per il lavoro risiedono nelle quattro regioni del Sud

Da lunedì 2 settembre partono le convocazioni da parte dei centri per l’impiego della prima tranche di beneficiari del reddito di cittadinanza “occu-pabili”, vale a dire quei soggetti che hanno iniziato a percepire il sussidio
nel periodo aprile-luglio e che, aven-done i requisiti, devono essere inseriti
nel programma di ricerca di un impie-go, firmando il patto per il lavoro.

La fetta principale degli oltre 704mila soggetti indirizzati al patto per il lavoro si trova in Campania
(178.370 persone), a seguire Sicilia
(162.518), Calabria (64.057), Puglia
(50.904).

Intanto i 471 navigator campani non sono ancora stati contrattualizzati, e in questi giorni chiedono di poter firmare i contratti di lavoro. Ma per loro, come pure per i 429 navigator già assunti in Sicilia, si annuncia subito un “settembre caldo”: ciascuno di loro infatti dovrà fornire “assistenza tecnica” a 379 disoccupati percettori di reddito di cittadinanza, indirizzati al patto per il lavoro.

Va leggermente meglio ai 170 navigator della Calabria: a ciascuno di loro toccheranno 377 persone da assistere negli adempimenti di politica attiva. E ancora: in Molise il rapporto tra soggetti indirizzati al patto per il lavoro e navigator è di 1 a 316.

All’opposto, ad avere “meno adempimenti” da fare saranno i 165 navigator dell’Emilia Romagna e i 13 del Molise: in entrambe queste regioni, ciascun Navigator dovrà seguire, sempre come assistenza tecnica, 98 disoccupati da avviare a un impiego.

A livello nazionale invece ciascun navigator in media dovrà assistere 236 disoccupati. Certo, va subito chiarito che il primo contatto e la chiamata, anche con sms o mail, dei primi 704.595 soggetti da traghettare verso il patto per i lavoro è una competenza dei centri per l’impiego. Così come, spetterà sempre ai dipendenti dei Cpi e a quelli delle agenzie per il lavoro, laddove coinvolte dalle singole regioni, a prendere poi in carico i percettori del Rdc.

I navigator, fortemente voluti da Luigi Di Maio, pure in base al confronto avuto per mesi con le regioni, hanno solo il compito di fornire “assistenza tecnica” agli operatori regionali. Tuttavia, forzando un po’ la mano, si conferma, ancora una volta, un’Italia dell’occupazione, o per meglio dire della disoccupazione, molto diversa,con un Nord in posizione migliore, e un Sud che arranca, ed è chiamato a uno sforzo maggiore.

Due esempi su tutti. Prendiamo Lombardia e Veneto. Ciascuno dei 329 navigator lombardi e 142 del Veneto dovrà l“assistere” 102 disoccupati a testa. In Campania, Sicilia, Calabria, come visto, il numero è tre volte più elevato.

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