Domenico Modugno e Lampedusa, un amore che non può tramontare anche a distanza di 25 anni.
Un amore che resterà indelebile per sempre, tutto racchiuso in una canzone che è il simbolo stesso della canzone italiana: nel blu dipinto di blu. Fu il mare di Lampedusa a ispirare una delle canzoni più popolari nel mondo.
E Domenico Modugno volle morire proprio lì, nel corso di un afoso pomeriggio d’agosto davanti a quel mare blu dipinto di blu. E quell’amore era talmente forte che all’interno della bara volle due boccette con l’acqua del mare di Lampedusa e la sabbia bianca delle bellissime spiagge dell’isola.
Il 6 Luglio del 1994, morì a Lampedusa, mentre trascorreva le sue vacanze estive.
Si sentiva un delfino Domenico Modugno a Lampedusa dove faceva delle nuotate di ore ed ore. Divenne quasi un siciliano lui che era pugliese.
Nuotate di tre ore, melanzane ripiene, vino e belle donne da ammirare. «Tutto condito da grandi risate», rintuzzava sempre suo figlio Marco. Anche il giorno della morte, andò pressapoco così, qualche nervo di troppe per alcune scaramucce, ma ormai il suo corpo lo stava tradendo. E lo tradì venticinque anni fa in quell’Isola dei Conigli che prima di lui era bellezza riservata a pochi.
Aveva 66 anni. Tutti i giornali del mondo titolarono che era morto Mister Volare. Che si chiamasse Domenico Modugno era un dettaglio. D’altra parte, dicono che sia la canzone più cantata al mondo.
C’è chi ancora oggi continua a chiamarla la piscina di Dio. Così veniva definita la spiaggia dell’isola dei Conigli dal grande Domenico Modugno, follemente innamorato di questi luoghi. A poche centinaia di metri dall’arenile si trova la casa in cui il cantante trascorse gli ultimi giorni della sua vita. E Modugno aveva, ovviamente, ragione da vendere visto il gradimento degli utenti di internet che l’hanno eletta la più bella spiaggia d’Italia.
Dal 1958 “Nel Blu Dipinto Di Blu”, ispirata proprio a questa incantevole spiaggia, rimane la canzone italiana più eseguita al mondo.