Ragusa è tra le città più sostenibili d’Italia. Anche quest’anno il capoluogo Ibleo si conferma unico baluardo siciliano nella lista dei comuni rurali virtuosi. Ragusa è stata premiata nell’ambito dell’edizione di Spighe Verdi.
Il premio indetto dalla Ong Fee – Foundation for environmental education, attiva in 76 Paesi con il marchio «Bandiere Blu» – e da Confagricoltura per certificare la qualità ambientale e le buone pratiche di sostenibilità dei centri a vocazione agrituristica.
La Sicilia, dunque, grazie a Ragusa, rientra nell’elenco delle 13 regioni premiate, ma per numero di «spighe» rimane in fondo alla classifica, lontana da Marche, Toscana e Piemonte, tutte con 6 riconoscimenti, mentre entra in lista il Trentino Alto Adige e il numero complessivo delle località green vincitrici sale a 42, con 12 new entry rispetto allo scorso anno.
Tra gli indicatori presi in considerazione per valutare l’impegno dei comuni ci sono la partecipazione pubblica, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche presenti sul territorio, la cura dell’arredo urbano e l’accessibilità per tutti senza limitazioni.
Così, nonostante la bellezza delle sue campagne e la vitalità del turismo rurale, la Sicilia, che fino al 2017 annoverava una spiga verde anche a Menfi, adesso può contare solo su Ragusa.
Proprio come accade con le Bandiere Blu per le acque e le località marine più pulite ed efficienti, la procedura per le Spighe Verdi segue un rigido protocollo che coinvolge diversi enti istituzionali, dal ministero dell’Ambiente a quello delle Politiche agricole, dal Comando unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri all’Ispra passando per Cnr e Confagricoltura. (Fonte Giornale di Sicilia)