L’assistenza dei Patronati per chi subisce un infortunio
La Costituzione italiana garantisce a tutti i cittadini il diritto alla salute sui luoghi di lavoro.
Lo Stato stabilisce l’obbligo per i datori di lavoro di assicurare i lavoratori addetti ad attività pericolose dal rischio di possibili infortuni sul lavoro e di malattie professionali, causate cioè dalla stessa attività lavorativa.
La legge, nell’individuare le attività lavorative rischiose, le suddivide in due grandi gruppi: quelle svolte mediante l’uso di macchine, apparecchi o impianti e altre che sono tassativamente indicate in specifici elenchi.
L’Inail ha il compito istituzionale di erogare prestazioni ai lavoratori che subiscono infortuni sul lavoro o contraggono malattie causate dall’attività lavorativa. Oggetto dell’assicurazione sono l’infortunio sul lavoro e la malattia professionale.
È infortunio sul lavoro l’evento che avviene per causa violenta – concentrata nel tempo ed esterna all’organismo del lavoratore – in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro o un danno biologico permanente o una inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di tre giorni.
La malattia professionale si differenzia dall’infortunio per la natura del suo rapporto con il lavoro, in quanto contratta nell’esercizio – protratto nel tempo – e a causa delle lavorazioni esercitate. L’assicurazione contro le malattie professionali opera nei confronti delle stesse persone per le quali è previsto l’obbligo assicurativo contro gli infortuni sul lavoro.
L’assicurazione è obbligatoria per tutti i datori di lavoro (sia essi pubblici che privati) che occupano lavoratori dipendenti e/o parasubordinati nelle attività individuate dalla legge come rischiose.
Una delle caratteristiche sostanziali che differenziano l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dalle assicurazioni private è l’automaticità delle prestazioni. In base a questo principio, infatti, la tutela assicurativa comprende anche i casi in cui il datore di lavoro non abbia regolarmente versato il premio assicurativo.
Nel caso in cui i lavoratori ne abbiano necessità, possono richiedere, per lo svolgimento delle pratiche, l’assistenza dei Patronati che, per legge, tutelano i diritti anche dei lavoratori infortunati in forma del tutto gratuita.
I patronati, infatti, esercitano attività di informazione, di assistenza e di tutela, anche con poteri di rappresentanza, in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, dei pensionati, dei singoli cittadini italiani, per il conseguimento in Italia e all’estero delle prestazioni erogate da amministrazioni e enti pubblici, da enti gestori di forme di previdenza complementare o da Stati esteri nei confronti di cittadini italiani.
Inoltre, possono svolgere, senza scopo di lucro, attività di sostegno, informative, di servizio e di assistenza tecnica, finalizzate alla diffusione della conoscenza della legislazione in materia di sicurezza sociale.
Il confronto con il patronato è da sempre parte del metodo di lavoro Inail e al giorno d’oggi si avverte la necessità di arricchirlo ulteriormente per fare fronte alle nuove sfide con le quali l’Ente deve confrontarsi, che nascono anche dall’ampliamento dei compiti ad esso attribuiti.
È proprio per garantire l’uniformità delle valutazioni sulle patologie derivanti da malattie professionali su tutto il territorio e migliorare il livello della tutela garantita ai lavoratori che l’Inail ed il CePa (Acli, Inas, Inca e Ital) hanno promosso una serie di appuntamenti interregionali, di cui uno si è svolto proprio a Palermo il 15 gennaio., con esperti e medici legali, rilanciando, anche a livello locale, i principi della loro collaborazione, tesa sia alla definizione delle controversie in fase di precontenzioso, sia all’adozione di buone prassi che garantiscano la celere trattazione delle pratiche, a beneficio degli assistiti interessati.
Obiettivo dell’iniziativa è di estendere a tutto il territorio nazionale le buone pratiche sperimentate, per garantire il giusto riconoscimento degli indennizzi ai lavoratori colpiti da patologie di origine professionale e raggiungere omogeneità dei livelli di tutela.
Grazie ai contributi scaturiti da questa serie di incontri verranno stilate delle linee guida che favoriranno la trattazione delle malattie professionali, fornendo un valido contributo sia ai patronati del CePa che alla componente sanitario-amministrativa dell’Inail; una rinnovata collaborazione che caratterizzerà sempre di più l’azione di entrambe le organizzazioni al fine tradurre, in azioni concrete, il principio di tutela della salute sui luoghi di lavoro costituzionalmente garantito a tutti i cittadini