A Palermo sarebbero a rischio oltre 200 alberi che si trovano lungo via Ugo La Malfa. Le grosse piante, dei pino decennali, danno parecchi problemi alla viabilità e stanno danneggiando il manto stradale e i marciapiedi. Dietro alla decisione drastica del comune di Palermo ci sarebbe una sentenza del tribunale del capoluogo che ordinerebbe l’abbattimento di parte delle piante che arrecano situazioni di pericolo per pedoni e mezzi in transito.
Sulla questione interviene la sezione Sicilia Nord Occidentale delll’associazione ambientalista WWF che tiene “relativamente a notizie stampa su previsti tagli della “pineta di via La Malfa”, che qualsiasi intervento che preveda l’abbattimento di grandi numeri di alberature è contro ogni logica relativa all’impatto ambientale e alla regolamentazione del verde urbano”.
La sezione palermitana del WWF vuole ricordare agli amministratori la definizione di verde urbano e della strategica importanza che le aree verdi, anche viali alberati, hanno per la città. “Il verde urbano o pubblico – si legge in una nota – non è altro che il polmone verde delle nostre città, ovvero piccoli spazi o porzioni del tessuto urbano dominate dal verde e dalla natura. l verde all’interno delle città svolge da sempre delle funzioni utili e portano innumerevoli benefici, eccone qualche esempio: equilibra e mitiga gli effetti di degrado, di inquinamento e di impatto ambientale prodotto dalle attività e dalle costruzioni dell’uomo, regolando il microclima e arricchendo le biodiversità con uccelli, nidi, svariati insetti, favi di api, roditori e piccoli rettili, favorisce un effetto psicologico rilassante, rincuorante e riposante, questo anche in quartieri dedicati a ospedali, uffici o capannoni industriali, permette alla comunità di trascorrere giornate all’insegna della natura e della tranquillità, per non parlare dei benefici in termini di posti di lavoro relativi alle professionalità che si occupano di progettare, gestire e curare le aree verdi o adattare i viali in piste ciclabili o percorsi di fitness.
“Tutto questo fanno i Pini di Via La Malfa e via Nenni – continua il WWF – un importante patrimonio naturale, paesaggistico e ambientale di una delle zone più inquinate, antropizzate e frequentate della città. Dove i Pini erano già presenti prima dei capannoni commerciali e industriali e dove muretti e recinzioni sono state costruite dopo e non prima degli alberi, già presenti negli anni 50″.
Il WWF invita infine le Istituzioni palermitane a spostare l’interesse nel recupero del decoro urbano proprio delle Vie Ugo La Malfa e Pietro Nenni “che potrebbero diventare gioielli ambientali se solo gli alberi fossero considerati un valore e non un problema”.