Resta in carcere Pietro Seggio. Il titolare di una pizzeria della borgata Molara di Palermo, considerato il responsabile dell’omicidio del suo presunto pusher, Francesco Manzella, nella notte tra il 17 ed il 18 marzo, a pochi passi dal carcere Pagliarelli.
Il tribunale del riesame non ha accettato il ricorso dell’avvocato Giovanni Castronovo, che difende l’indagato. I giudici hanno ritenuto convincente la ricostruzione dei PM che coordinano le indagini della squadra mobile.
Per la Procura, alla base del delitto vi sarebbe un debito di 700 euro che Seggio avrebbe maturato nei confronti della vittima che lo avrebbe rifornito di cocaina. Appena conosceremo le motivazioni della decisione del Riesame il legale farà ricorso alla Cassazione.
Manzella era stato ritrovato senza vita nella sua macchina in via Costa, con la portiera aperta e una gamba fuori dall’abitacolo. Sin da subito era stato chiaro che la vittima – che da qualche tempo sbarcava il lunario spacciando cocaina – aveva un appuntamento con il suo assassino. Passando al setaccio i suoi contatti telefonici e studiando i suoi movimenti, la squadra mobile a una decina di giorni dal delitto aveva individuato e fermato Seggio. La famiglia di Manzella non aveva nascosto agli investigatori lo smercio di droga e, successivamente, era emerso come i parenti di Seggio si fossero opposti ai contatti tra i due.