La morte di una donna di 35 anni non è stata vana. La tragedia causata dalla morte di una giovane donna a Palermo si trasforma in un gesto di estrema solidarietà. I genitori di una ragazza di 35 anni deceduta all’ospedale Buccheri La Ferla hanno autorizzato l’espianto degli organi salvando così altre vite.
Il cuore è andato in Sardegna, i polmoni e il rene sinistro all’Ismett, il rene destro al Policlinico di Catania. Il fegato invece, è stato splittato: l’emifegato di destra è andato a Bergamo per una super urgenza, mentre l’emifegato di sinistro all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Nonostante questi gesti però la Sicilia resta fanalino di cosa nella classifica delle regioni italiane con meno espianti di organi in pazienti morti cerebralmente. Donare gli organi è una scelta in grado di salvare numerose vite umane. Per farlo esistono varie strade.
Si può scegliere in vita di essere donatori e basta comunicarlo al momento del rinnovo della propria carta d’identità. In questo caso la dicitura ‘donatore di organi e tessuti’ sarà trascritta sulla carta d’identità e riportata nei registri anagrafici del comune di residenza ai quali si potrà accadere in caso di morte. in questa eventualità la scelta sarà già stata fatta e il personale sanitario, dopo l’osservazione prevista dalla legge, potrà espiantare gli organi.
Nel caso non sia stata fatta alcuna scelta in vita la decisione spetterà ai familiari più prossimi che potranno autorizzare l’espianto negare il consenso.